L’etichetta Livio Felluga ha assunto una valenza iconica da che è stata concepita nella seconda metà del secolo scorso: un vero e proprio monumento della tradizione enologica friulana.
La richiesta che è stata fatta ad Atelier Design: rinfrescare l’etichetta senza alterarne il carattere che ne costituisce l’identità.
Si è trattato di un’operazione di restyling poco invasivo e selettivo: ogni singolo elemento che compone l’etichetta è stato ritoccato per migliorarne la leggibilità e la riproducibilità, la coerenza stilistica e l’eleganza senza alterarlo in maniera sostanziale.
Dell'operazione di restyling ha fatto parte anche lo studio approfondito di materiali e soluzioni di stampa e confezione che aumentassero ulteriormente il valore percepito del prodotto.
Tra gli elementi fondamentali dell'operazione di restyling, l'introduzione del fondino bicolore, con lo scopo di aggiungere profondità e freschezza percettiva all'etichetta nel suo complesso.
Altro elemento centrale, è stata l'accurata revisione del logotipo Livio Felluga e dello storico cartaglorie (la cornice che contiene il logo).
Nel caso del logotipo, è stata condotta una ricerca approfondita sul carattere utilizzato originariamente per comporlo, e sono stati individuati alcuni difetti di disegno accumulatisi in anni e anni di riproduzioni successive a partire da un originale su carta o pellicola (parliamo di un'epoca in cui non esistevano ancora originali digitali in formato vettoriale).
A partire dai risultati della ricerca preliminare, il logotipo è stato completamente ridisegnato, con lo scopo non solo di migliorarlo tecnicamente ma anche di renderlo unico, intervenendo sulla tipografia originale (il carattere di base è il Baskerville, lo stesso del logo storico) con un intervento di personalizzazione incisivo ma quanto più possibile fine e discreto.
Qui sopra, la versione 'storica' del logotipo: si notano i difetti di disegno e di allineamento e crenatura.
Sotto, la versione attuale frutto del nostro progetto di restyling: ogni singola lettera è stata ridisegnata, con l'aggiunta di abbellimenti che personalizzano la tipografia.
Un discorso a parte merita il cartaglorie (la cornice 'barocca' in cui si inserisce il logotipo).
Già frutto di una reinterpretazione di qualche anno fa dell'originale storico, il cartaglorie è caratterizzato da un segno calligrafico veloce ma sicuro, bello, arioso e vivace. È stato fatto oggetto di un'operazione di restauro filologico e diremmo 'amorevole': sono stati migliorati alcuni elementi (soprattutto certe zone dell'ombreggiatura) e riequilibrate alcune eccessive asimmetrie. 
Sopra: il logo e il cartaglorie originali. Si notano nella zona inferiore e in quella in alto a destra del cartaglorie le ombreggiature chiuse e impastate. Si nota anche l'elemento indefinito e informe che chiude il ricciolo della cornice interna in basso a sinistra.

Sotto: il logo e il cartaglorie riveduti e corretti. In fase di restauro digitale, le ombreggiature, nelle zone più critiche del cartaglorie, sono state aperte e l'elemento informe in basso a sinistra è stato sostituito con uno più riconoscibile che riprende il suo speculare in basso a destra, senza replicarlo pedissequamente.

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